tempio birmano

Costo sacro di birmania

Prezzo elevato?

Tante persone interessate all’acquisto di un cucciolo, si chiedono il perché di un costo apparentemente così elevato. Molti penseranno che l’allevamento sia una fabbrica di cuccioli e di conseguenza, l’allevatore, una persona molto agiata grazie alla vendita dei piccoli. Ma quanto costa mantenere un allevamento? Ebbene, un allevamento amatoriale regolarmente registrato e riconosciuto a livello internazionale, improntato sul buon senso, intenzionato a rispettare le normative e garantire il massimo benessere dell’animale, deve affrontare spese parecchio onerose.

Andiamo più in profondità. Quando compriamo un cartone di latte, in realtà non stiamo comprando solo il prodotto, stiamo risarcendo l’allevatore della mucca da cui proviene il latte delle sue molteplici spese. Per esempio il costo dell’animale che serve per la produzione di latte. Il costo del mantenimento dell’animale stesso (anche il fieno ha il suo prezzo) il costo della stalla, della pulizia di questa, il costo del veterinario in caso la mucca si ammalasse o mettesse al mondo un vitellino, il costo dei vaccini annuali che vengono fatti all’animale, il costo del contenitore del latte. Ed il tempo dell’allevatore? Egli infatti dedica la sua giornata alla mucca che vi fornisce il latte e come in tutte le professioni, il tempo é denaro. L’allevatore fa molti sacrifici per poter produrre latte ogni giorno. Nel caso di un allevamento amatoriale come il nostro, il tempo impiegato non é risarcito, é il tempo che si dedica ad una passione che però per essere alimentata necessita di fondi.

Avere dei piccoli batuffoli di pelo in casa per buona parte dell’anno regala gioia e molte soddisfazioni, ma non é sempre tutto rose e fiori come può sembrare. Immaginate una gravidanza finita spiacevolmente con un parto cesareo o addirittura con un aborto tardivo (traumatico per la gatta e l’allevatore). In caso di cesareo bisogna calcolare il prezzo del veterinario che effettua l’intervento chirurgico, il latte in polvere da somministrare ai cuccioli per un mese e mezzo circa, i sacrifici e le ore passate ad allattare artificialmente i piccoli giorno e notte circa ogni 3 ore. Pensate poi al tempo impiegato a pesare i cuccioli prima e dopo ogni poppata, al massaggio ai genitali per farli evacuare, alle difficoltà nel somministrare gli antibiotici a mamma gatta, che dovrà anche seguire un’alimentazione specifica per riprendersi dall’intervento. Ma non é finita qui, la gatta avrà bisogno di ulteriori visite veterinarie (rimozione dei punti, visita di controllo post intervento) e purtroppo non tutti i cuccioli potrebbero sopravvivere, anzi, le complicazioni durante il parto e nelle prime due settimane di vita sono molteplici e spesso accade che qualche cucciolo non sopravviva. Nel caso invece di un parto fisiologico, le spese sono certamente inferiori, ma ci sono. Se ad esempio non abbiamo un maschio o desideriamo rigenerare il pool genetico del nostro allevamento, dovremo chiedere ad un altro allevatore una monta esterna, la quale costa circa quanto il prezzo di un cucciolo.

Anche il mantenimento dell’allevamento ha un costo, a partire dal cibo di ottima qualità che ogni giorno forniamo ai nostri animali (crocchette di qualità, umido delle migliori marche e più volte a settimana pollo o carne trita fresca). La lettiera ha anch’essa un costo e in un allevamento le norme igieniche sono di primordiale importanza, va quindi cambiata ogni giorno dopo accurata disinfezione della cassetta con prodotti specifici.

Infine, vanno considerate le spese relative alle esposizioni e ai corsi di formazione, a cui ogni serio allevatore partecipa allo scopo di confrontarsi con altri allevatori e verificare la qualità dei soggetti del suo allevamento. Un weekend in expo costa come un fine settimana in vacanza. La partecipazione in expo ha un costo per ogni gatto (iscrizione), il materiale per la toelettatura é molto caro, se poi ci aggiungiamo le spese della trasferta (raramente le esposizioni si trovano vicino a casa), il vitto e l’alloggio per noi e i nostri amici a quattro zampe, possiamo immaginare le spese che si devono affrontare.

Infine, vanno considerate le spese pubblicitarie – sito internet, biglietti da visita, annunci sul web e sui giornali – affrontate per trovare delle fidate famiglie ai cuccioli, che verranno ceduti vaccinati, sverminati e con microchip.

Insomma, nonostante il prezzo apparentemente elevato, spesso e volentieri le spese superano le entrate.